Messaggio di Natale 2017

1998
Natale 2017

“Fa che possiamo condividere la vita divina del tuo figlio!”

La solennità del Natale di nostro Signore Gesù Cristo ci consegna immagini importanti che troviamo in tutta la Sacra Scrittura, in particolare nel racconto evangelico della Natività: la luce, la gioia e la pace. La verità e lo splendore di Dio sono simboleggiati dalla luce che rifulge “sul popolo che giace nelle tenebre” e che riempie di gioia il cuore dei pastori, insieme al canto del Gloria con la pace che è e che viene dal Salvatore.

La liturgia – fra le orazioni della S. Messa – ci presenta questa: “O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana”. In essa si evidenzia la Storia della salvezza, dalle origini con la Creazione, al rinnovamento, come frutto della Redenzione, che Dio vuole per noi e per ogni sua creatura.

La seconda parte della preghiera, invece, costituisce un vero e proprio augurio – ed è quello che vogliamo sottolineare per questo S. Natale 2017 – ed anche un impegno serio, difficile ed affascinante al tempo stesso. Cosa vuol dire, infatti: “condividere la vita divina del tuo Figlio”? Possiamo noi uomini condividere “la vita divina”? Se siamo uomini possiamo proprio far ciò? Ebbene si! Così come Dio ha assunto la natura umana in tutto e per tutto, fuorché nel peccato, anche noi possiamo e dobbiamo, per il nostro bene, lasciarci “deificare” dal Figlio suo che ci insegna ad aprire i nostri occhi al futuro in modo positivo e creativo, pieni di speranza e fiducia. “Deificare” significa lasciar crescere in noi sempre più la consapevolezza del prendersi cura dell’ “altro”, gli uni degli altri: “Tutto ciò che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me!”, dice il Signore.

Auguri! Vi benediciamo!

I vostri sacerdoti

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