Natale 2013

1866

In quella luminosa notte di Betlemme, gli angeli annunziarono ai pastori: “Questo per voi il segno: troverete un bambino […]”. Sì, un bambino!
Ecco il segno del totale abbassamento di Dio verso di noi. Dio si è fatto fragile, piccolo, senza difese e ci ha manifestato, così, il Suo affetto di tenerezza verso ciascuno di noi, verso di me, verso di te.
Tutti, prima o poi, sentiamo il bisogno di affetto, specie quando siamo disorientati e sperimentiamo la nostra miseria e fragilità. Dentro la nostra anima cerchiamo questa particolare tenerezza.
ManoLa mano di Dio ci accarezza e ci fa sperimentare la Sua presenza e la forza del Suo amore.
Dio, in Gesù Cristo, si è innamorato follemente dell’umanità e, poiché nella nostra piccolezza non potevamo raggiungerlo, Egli stesso si è fatto piccolo per noi e si è fatto toccare, abbracciare da noi. Si è fatto persino nutrimento per nostra anima.
L’umanità ferita, sofferente, angosciata, è alla ricerca di un segno. Quanti segni si presentano davanti a noi!, ma il Segno, quello vero, è lì, in quella mangiatoia, in quel bambino avvolto in fasce. E’ lì, basta volere e sapere guardare, con gli occhi della fede, che sanno contemplare.
Guarda Dio e scopri quanto è innamorato dell’umanità!
Noi cerchiamo Dio. Ma è Lui che ci ha cercati per primo e ci ha raggiunti. Lasciamoci trovare, lasciamoci abbracciare da Lui.
Chiediamoci: siamo disposti veramente a farci abbracciare teneramente da Dio? Sentiamo la sua amorevole tenerezza? Non opponiamo resistenza. È l’Amore che chiama: lasciati amare!
Prima ancora che il nostro sforzo, i nostri progetti, le nostre strategie, le nostre teorie evangelizzatrici, dobbiamo lasciare spazio a Gesù nel nostro cuore e nella nostra vita, dobbiamo arrenderci a Lui, non dobbiamo aver paura di lasciarci avvolgere dalla Sua tenerezza. Non dobbiamo temere le conseguenze di questo abbraccio per la nostra vita.
Regaliamoci in questo Natale un tempo di silenzio e di riflessione.
E preghiamo la Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, con le parole del nostro amato Papa Francesco, a conclusione della Esortazione Apostolica “La gioia del Vangelo” (n.288), che Vi invito a leggere e meditare con attenzione:

Madre tenerezza

“Vergine e Madre Maria,
tu che, mossa dallo Spirito,
hai accolto il Verbo della vita
nella profondità della tua umile fede,
totalmente donata all’Eterno,
aiutaci a dire il nostro “sì”
nell’urgenza, più imperiosa che mai,
di far risuonare la Buona Notizia di Gesù…”

Un Santo e sereno Natale a tutti voi e alle vostre famiglie.

Condividi con:


LASCIA UN COMMENTO

Fai il login con:

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.