Tema dell’anno pastorale parrocchiale 2013/14

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“DALL’ANNO DELLA FEDE ALLA EDUCAZIONE PERMANENTE DELLA FEDE”

“C’è anzitutto in noi qui presenti una fede professata, celebrata, vissuta, pregata e testimoniata? La possiamo scorgere attorno a noi, nelle nostre comunità ecclesiali, nei nostri ambienti?
Dal testo dell’omelia consegnata dall’Arcivescovo al pellegrinaggio diocesano al Santuario di Mompileri del 30.05.13, possiamo trarre alcune indicazioni per la nostra comunità parrocchiale.

  • La prima: “non si può dare per scontato che tra noi e intorno a noi, in un crescente pluralismo culturale e religioso, sia conosciuto il Vangelo di Gesù” (n.1 dell’introduzione della Nota dei vescovi “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”).
  • La seconda: “Capita ormai non di rado che i cristiani si diano maggior preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, continuando a pensare alla fede come un presupposto ovvio del vivere comune. In effetti, questo presupposto non solo non è più tale, ma spesso viene perfino negato… a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte persone” (Lettera Apostolica “Porta fidei”, n.2).

Sempre dal testo dell’omelia dell’Arcivescovo leggiamo: “Dal discernimento dei segni dei tempi ci viene chiesto di superare ogni disattenzione e sterile lamentela per impegnarci in una profonda, paziente e, speriamolo con l’aiuto del Signore, fruttuosa azione pastorale” In questo modo risulterà evidente che l’iniziativa dell’Anno della Fede non è qualcosa di episodico… piuttosto ci offre una preziosa possibilità di ripresa di cammino verso traguardi a breve termine, ma, soprattutto, di perenne durata. L’educazione alla fede, infatti, si attua con iniziative che, seppur limitate nel tempo, necessitano, però, di un impegno costante e perenne della comunità ecclesiale. Essa, infatti, è chiamata a rispondere all’inquietante domanda di Gesù: ‘Il Figlio dell’uomo troverà la fede quando ritornerà sulla terra?’ (cfr. Lc. 18,8).

Vogliamo qui sottolineare, ponendo particolare attenzione, due iniziative:
La prima: “L’Iniziazione cristiana, che ha il suo insostituibile grembo nella parrocchia, deve ritrovare unità attorno all’Eucaristia; bisogna rinnovare l’iniziazione dei fanciulli coinvolgendo maggiormente le famiglie; per i giovani e gli adulti vanno proposti nuovi e praticabili itinerari per l’iniziazione o la ripresa della vita cristiana” (Nota CEI “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 2° obiettivo).
La seconda: Poiché “la fede si rende operosa per mezzo della carità” (Gal. 5,6), essa, “deve essere testimoniata nella quotidiana coerenza personale al Vangelo e con le opere di carità”… Da parte sua, la Caritas diocesana continuerà a formare validi e generosi operatori e favorirà ogni possibile coordinamento delle numerose iniziative di carità promosse da tante parrocchie ed associazioni ecclesiali… Una specifica attenzione sarà riservata all’azione pastorale a favore delle persone anziane ed ammalate, soprattutto se provate anche dalla solitudine” (dall’omelia consegnata dall’Arcivescovo al pellegrinaggio diocesano a Mompileri del 30.05.13).

Infine, la catechesi della Iniziazione cristiana, che è stata ricollocata nella cornice della evangelizzazione secondo il modello di ispirazione catecumenale, comporta il maggior coinvolgimento e accompagnamento delle famiglie in una dimensione che coinvolge maggiormente la comunità.

La scelta pastorale, vista come compito urgente e non più prorogabile, di aprire la parrocchia al quartiere è divenuta concreta nella formazione di una equipe, già dallo scorso anno pastorale, che si occupa della preparazione alla missione e dello svolgimento della stessa.
La formazione dei missionari, che è stata iniziata nell’anno pastorale appena concluso, continuerà anche quest’anno in forma più specifica. Sarà una formazione metodologica, secondo uno stile di “laboratorio”. L’obiettivo è di entrare, attraverso i Centri di ascolto, nel territorio con modalità critico-dialogiche, affinché il messaggio evangelico possa raggiungere tutti.

Come luci che illuminano il sentiero, possano queste indicazioni guidare il nostro cammino parrocchiale a servizio del Regno, termine ultimo del nostro pellegrinaggio.

Per scaricare l’aggiornamento del Piano Pastorale in formato PDF cliccare qui.

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