Pasqua 2015

1924

“Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto: Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza!”

Risorto

La Sequenza del giorno di Pasqua così ci fa pregare. Ci invita alla gioia e all’esultanza. Ci invita ad accogliere la novità che è Cristo, venuto nel mondo, vissuto con noi, morto e risorto, rimasto per sempre, con il suo Spirito che dà la vita. La vera novità, infatti, non si logora con l’uso e non scade col passare del tempo.

In Gesù risorto, la nostra umanità sempre si rinnova, come dice S. Paolo: “il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno (2 Cor 4,16).
L’uomo esteriore, quello carnale, non riesce a scrutare e a fissare lo sguardo sull’invisibile (cfr. Col 3,1-4) è incapace di lasciarsi avvolgere dalla presenza di Cristo. La resurrezione, infatti, è una realtà che capovolge la logica umana, infrange tutte le sicurezze. Fa uscire dal piccolo cerchio dei propri interessi, rende nuovi, aperti, disponibili.
L’evento della resurrezione ci permette di entrare in una nuova vita, ossia essere rivestiti di Cristo, entrare in lui, dimorare in lui.

L’annuncio della Pasqua può ancora oggi, in questa epoca sempre più affamata di novità, infondere a noi cristiani entusiasmo, passione, gioia, impegno. A questo mondo inquieto, noi cristiani dobbiamo saper svelare il segreto della vera e perenne novità: “se uno è in Cristo è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove” (2 Cor 5,17).

Ascoltiamo Papa Francesco:

“La sua resurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della resurrezione… vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che non diminuiscono. Però è altrettanto certo che nel mezzo dell’oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce un frutto… il bene tende sempre a ritornare a sbocciare ed a diffondersi… Questa è la forza della resurrezione…” (cfr. Evangelii gaudium 276).

L’uomo pasquale canta, credendo, la sua gioia di essere vivo, di essere figlio di Dio, di essere libero, di essere uscito dalla solitudine e godere della comunione, della vicinanza del Padre, delle sorelle e dei fratelli.
Vivendo a contatto con noi, attraverso l’esempio della nostra vita di ‘cristiani risorti’, gli uomini del nostro tempo devono poter sperimentare che Cristo è veramente risorto, ed è qui.

Un augurio sincero di una Santa Pasqua a tutti voi. Alleluia!

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